Nella lunga storia dell’antigiudaismo cristiano vi sono delle
eccezioni. Grande è il
merito di Elia Boccara, per avere assemblato questa bella antologia di letterati,
ecclesiastici, filosofi, romanzieri, patrioti della vasta “area cristiana”, che
attraverso gli scritti e le azioni, “dal Seicento alla nascita dello Stato
d’Israele”, non solo hanno preso le difese degli ebrei in contesti difficili, ma
hanno anche in qualche modo preconizzato, e a volte promosso, la creazione di
uno Stato ebraico in Palestina. (...)
“Jean Racine ha voluto dare degli ebrei l’immagine di un popolo gentile e
vittima di odiosi preconcetti – scrive Boccara – che vanno ben oltre le
differenze religiose. Egli aveva capito benissimo cosa fosse l’antisemitismo,
vocabolo coniato nell’Ottocento, ma che riguarda un sentimento che risale a
tempi immemorabili”. (...)
Jean-Jacques Rousseau prende le difese degli ebrei con argomenti
tipicamente illuministici: “Non crederei mai di avere ben capito le ragioni
degli ebrei senza che abbiano uno Stato libero, delle scuole, delle università,
dove possano parlare e disputare senza correre rischi”. (...)
Nell’Inghilterra vittoriana brilla la stella letteraria di George
Eliot, pseudonimo della scrittrice Mary Hann Evans. Nel romanzo Daniel Deronda (1876) il protagonista è
un figlio adottivo, che dopo infinite peripezie, e dopo aver compreso appieno
la sofferenza degli ebrei della diaspora, scopre di essere uno di loro. (...)
Ventun
anni prima della pubblicazione di Der Judenstaat, di Hertzl, quarantuno prima
della dichiarazione Balfour, settantadue anni prima della Dichiarazione di
Indipendenza di Israele, Mary Hann Evans anticipa e predice l’avvenire. (...)
https://www.ilfoglio.it/libri/2018/04/26/news/sionisti-cristiani-in-europa-191405/