Ma voi credete davvero che, se per magia, improvvisamente Israele si ritirasse da tutta la Cisgiordania, e qui si costituisse uno Stato arabo di Palestina, con capitale a Gerusalemme Est, questo fatto di colpo significherebbe la fine delle ostilità?
Credete davvero che, di colpo, gli arabi smetterebbero di attaccare Israele, per giunta ritrovandosi in una posizione infinitamente più favorevole di oggi?
Credete davvero che di colpo i palestinesi, e gli altri stati gli arabi, accetterebbero finalmente di convivere in pace con Israele?
Se lo credete davvero, significa - secondo me - che confondete i desideri con la realtà.
Fortunatamente gli israeliani non sono così ingenui. Lo sono invece gli europei, le "anime belle" che non rischiano nulla.
Troppo facile, troppo comodo fare i "pacifisti", con il sangue degli altri.
domenica 15 luglio 2018
sabato 14 luglio 2018
I miei libri per l'estate
Questo è un primo elenco dei libri che mi riprometto di leggere durante l'estate, a
partire dalla settimana prossima.
1)
Un’altra vita – Per Olov Enquist
2)
Pan – Knut Hamsun
3)
Principesse – Eduard von Keyserling
4)
Perturbamento – Thomas Bernhard
5) Il libro di sabbia - Jorge Luis Borges
6)
Il mondo senza sonno - Stefan Zweig
7)
Verso il sud - Dany Laferrière
8) Il rumore del tempo - Julian Barnes
9)
Essere senza destino - Imre Kertész
10)
Così ha inizio il male - Javier Marìas
11)
La politica dell’impossibile - Stig Dagermann
12)
Dei nostri fratelli feriti – Joseph Andras
13)
In tempi di luce declinante – Eugen Ruge
14)
Il segreto dei suoi occhi – Eduardo Sacheri
15)
Bartleby lo scrivano (e altri racconti) – Herman
Melville
16)
Retorica della transigenza – Carlo Gambescia
(Gli ultimi due li dovrò poi recensire).
Intanto sto finendo di leggere "Cospiratori e poeti", di
Diego Gabutti (Neri Pozza) la cui recensione uscirà su Il Foglio di mercoledì
22 agosto. Colgo l'occasione per segnalare che mercoledì 25 luglio uscirà la
mia recensione di "Uno scià alla corte d'Europa", di Kader Abdolah
(Iperborea) mentre l'8 agosto uscirà quella di "Daniel Deronda", di
George Eliot (Fazi). Tutti libri molto belli e appassionanti, la cui lettura vi
raccomando senz’altro.
lunedì 2 luglio 2018
"Ebrei a Shanghai", a cura di Elisa Giunipero
Vi è un capitolo semi-sconosciuto, nella storia della Shoah: la
vicenda drammatica, fortunatamente a lieto fine, degli ebrei che trovarono
rifugio a Shanghai e si salvarono dalle persecuzioni della Germania nazista.
Questo piccolo volume collettaneo ne ricostruisce la storia, con particolari
interessanti e testimonianze toccanti. (...)
L’attacco di Pearl Harbour e l’alleanza con la Germania nazista inducono
le autorità giapponesi a rinchiudere gli “apolidi” di Shanghai – cioè gli ebrei
tedeschi e austriaci, privati della cittadinanza – nel quartiere-ghetto di
Hongkou (1942). Ma a Hitler non basta. Una delegazione di Berlino, guidata dal
“macellaio di Varsavia”, Josef Meisinger, chiede all’alleato di imbarcare tutti
gli ebrei su navi malandate e di affondarle in alto mare.
Il governatore militare nipponico, dopo un incontro con gli anziani
capi della comunità – intorno al quale gli aneddoti si sprecano - respinge la
richiesta.
La vita nel ghetto di Hongkou è durissima: si soffrono la fame, le malattie,
il sovraffollamento. Ma gli ebrei di Shanghai scampano alla “soluzione finale”. (...)
A questo link, la mia recensione completa di "Ebrei a Shanghai", pubblicata sul quotidiano Il Foglio di venerdì 29 giugno.
https://www.ilfoglio.it/libri/2018/07/02/news/ebrei-a-shanghai-203320/
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