giovedì 26 aprile 2018

"Autunno tedesco", di Stig Dagermann

Ottobre 1946. (...) Stig Dagermann ha appena 23 anni e si è già imposto all’attenzione della critica per lo straordinario talento letterario. Poeta, intellettuale anarchico e antimilitarista, è un giovane uomo dall’animo acuto e sensibile. Morirà suicida nel 1954, a soli 31 anni.
In Autunno tedesco, Dagermann descrive i bambini delle cantine, che al mattino scendono dal letto con l’acqua gelata alle caviglie, per andare a scuola; osserva le ragazze bionde che a fatica reggono in piedi i soldati americani ubriachi, ai quali si prostituiscono; denuncia l’abuso, nei commentatori, del termine “indescrivibile”: “Non sarebbe poi così fuori luogo descrivere i sentimenti che prova la madre di quei tre bambini affamati, quando le chiedono perché non si trucca anche lei come la zia Schultze, così da avere cioccolato, conserve e sigarette da un soldato alleato”. (...)
I valori dell’Occidente, ricorda Dagermann, “consistono nel rispetto della persona anche se questa persona si mostra indegna della nostra simpatia, e nella compassione, ovvero nella capacità di reagire di fronte al dolore, sia esso meritato o immeritato”. (...)

A questo link, la mia recensione completa di "Autunno tedesco" (Iperborea) pubblicata sul quotidiano Il Foglio di mercoledì 25 aprile.
https://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2018/04/25/news/autunno-tedesco-stig-dagerman-una-fogliata-di-libri-191303/

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