Ambientato nel cruciale periodo fra le due guerre mondiali, “Da
duemila anni” è uno straordinario romanzo autobiografico, scritto in forma di
diario e pubblicato per la prima volta in Romania nel 1934. Mihail Sebastian
descrive lucidamente, con una sorprendente capacità visionaria, il dilagare
dell’antisemitismo in Romania, la crescita del movimento sionista,
l’avvicinarsi della tragedia europea. (...)
“Io conosco due tipi di antisemiti: quelli duri e puri e quelli con
argomenti. Con i primi, tutto sommato, posso arrivare a capirmi, fra me e loro
tutto è chiaro. Invece con gli altri è difficile, perché è inutile rispondere.
Essere un antisemita con argomenti è una perdita di tempo (…) Oggi cause
politiche, ieri cause economiche, l’altro ieri cause religiose; troppe cause e
troppo particolari, per un fatto così storicamente generalizzato (…) Quelli che
tu chiami argomenti, in realtà sono solo scuse”.
Sopravvissuto alle persecuzioni e alle devastazioni, riammesso all’insegnamento universitario, Mihail Sebastian muore in un incidente stradale, a guerra appena finita, il 29 maggio 1945.
A questo link, la mia recensione completa di "Da duemila anni", pubblicata sul quotidiano Il Foglio di ieri, mercoledì 21 marzo.
https://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2018/03/21/news/da-duemila-anni-mihail-sebastian-una-fogliata-di-libri-185241/
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