(8) Questa estate in vacanza ho letto “Onde”, di Eduard von Keyserling,
in una vecchia edizione del 1988, quando fu pubblicato in Italia per la prima
volta. (Nella quarta di copertina è scritto che l’autore è nato in Curlandia, “una
regione dell’attuale Lettonia sovietica”).
Keyserling è un tipico esponente dell’aristocrazia tedesco-baltica; di
lui parla infatti Jan Brokken nel suo bellissimo “Anime baltiche” (Iperborea). E’
un esponente “minore” del decadentismo tedesco, per la precisione si inserisce
- per le lunghe descrizioni del paesaggio e per le scelte innovative e
originali nell’aggettivazione - nell’ambito del cosiddetto “impressionismo
letterario”.
“Onde” è una storia di conformismo e convenzioni sociali, di
sentimenti e tradimenti; è un libro sia romantico che trasgressivo: decadente,
appunto. Protagonista è la bellissima Doralice, che ha divorziato con grande
scandalo da un vecchio, ricco e nobile signore per convivere more uxorio con il
suo amante, pittore spiantato. La vicenda si svolge tutta durante un’estate in
villeggiatura su una spiaggia del Mare del Nord. Doralice esercita il suo
fascino irresistibile sugli uomini di tutte le età e sconvolge l’equilibrio moralistico
di una famiglia conservatrice. Le onde del mare non assisteranno indifferenti
alle vicende umane.
Von Keyserling ricorda molto Fontane (vedi 5) ma è più moderno,
novecentesco. Fu grande amico di Rainer Maria Rilke e molto apprezzato da
Thomas Mann. Di lui consiglio anche “Afa” (Adelphi) breve e struggente. (continua)
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