giovedì 13 luglio 2017

Bernard Berenson

Perdonate questa lunga assenza, vi prego, dovuta a soverchianti impegni pubblici e privati.

Dotato di un’eccezionale memoria visiva, vastissima conoscenza storica, perseveranza e capacità di concentrazione, unite a una fortissima personalità, Bernard Berenson è considerato forse il più grande critico d’arte del mondo moderno, sicuramente colui che più di ogni altro ha contribuito alla conoscenza e alla valorizzazione del Rinascimento italiano. (...)
“Svoltai nella direzione sbagliata - scriverà poco prima di morire, nel 1959 – quando mi allontanai dalle occupazioni più puramente intellettuali. La mia unica scusa è che anch’io avevo bisogno di guadagnare. (…) Il mio mestiere s’è preso il talento creativo che c’era dentro di me, con il risultato che questo mestiere ha costituito la mia reputazione, e il resto di me contava poco. La perdita spirituale è stata grande e di conseguenza mi sono considerato sempre e solo un fallito”.

A questo link, la mia recensione completa di "Bernard Berenson - Da Boston a Firenze", di Rachel Cohen (Adelphi) pubblicata sul quotidiano Il Foglio di mercoledì 12 luglio.
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=66939

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