Siamo in piccolo borgo sperduto sull’Appennino, circondato da folti
boschi, all’epoca in cui gli italiani portano nomi come Aniceto, Eufrasia,
Pietrino. La guerra pare finita appena ieri, l’occupazione tedesca è un ricordo
vivo. Con la scusa di alzarsi presto per andare a caccia, Aniceto se la fa di
nascosto con la Teresina, uno fra i tanti. In paese lo sanno tutti, anche Eufrasia
che però finge di non accorgersi, felice in cuor suo di sottrarsi alle voglie
di “quel rospo”. Anche i figli hanno capito, e covano rancore verso quella
donna. Ma la vita è strana e i boschi dei dintorni riservano sorprese inimmaginabili,
che sconvolgeranno i sentimenti e le vite stesse dei protagonisti. (...)
La
prosa lieve di Maria Rosaria Valentini crea un’atmosfera incantata, onirica, che
solca di continuo i confini fra gli esseri senzienti e le cose inanimate. (...)
A più riprese l’amore fa capolino, si mimetizza, resiste, fugge, infine
dilaga. Gli uomini non sono in grado di contrastarlo e finalmente la felicità sembra
a portata di mano. A meno che il destino non decida di concludere ciò che aveva
lasciato in sospeso, prendendosi la sua crudele rivincita.
http://www.ilfoglio.it/libri/2017/01/12/news/magnifica-114547/
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