6) Questa estate in vacanza ho letto “Fame”, di Knut Hamsun (Adelphi).
O meglio: ne ho lette circa 100 pagine, su 186, poi ho deciso che ne avevo veramente
le scatole piene e l’ho piantato lì. Che romanzo noioso, sciocco come il protagonista:
un giovane aspirante scrittore spiantato, ingenuo e morto di fame, che non sa
gestire la sua vita, non è capace di badare a se stesso né di lavorare. Un
immaturo, orgoglioso e infantile.
Hamsun (1859-1952) è un stato importante scrittore norvegese. Nel 1920
ha vinto il Premio Nobel per la letteratura. Durante la guerra ha simpatizzato
per la Germania, che pure aveva occupato il suo paese. Ha scritto varie volte a
Hitler e lo ha anche incontrato, per perorare la causa di questo o quel
personaggio, avanzare questa o quella richiesta. Negli ultimi tempi, il Fuerer
si era scocciato di quell’intellettuale petulante e non volle più di riceverlo.
Finita della guerra, il vecchio Hamsun fu processato per
collaborazionismo e persino internato in un ospedale psichiatrico. Racconta tutti
questi eventi in “Per i sentieri dove cresce l’erba” (Fazi) scritto a
novant’anni, un anno prima della morte. Vi sostiene di non essere affatto un antisemita,
come possono dimostrare i suoi tanti amici ebrei… Per Olov Enquist, il grande
intellettuale e scrittore svedese, ha narrato tutta questa paradossale vicenda
nel suo “Processo a Hamsun” (Iperborea) che però io non ho letto. E’ introvabile
(se qualcuno sa come fare, mi aiuti).
Forte di questi interessanti precedenti, mi sono tuffato nel romanzo
di Hamsun più celebrato e noto, e di nuovo ho picchiato la
testa sul fondo della piscina vuota. Il protagonista di “Fame” ricorda un po’ il Giovane Holden di Salinger, solo che quest’ultimo fa sorridere, e l’altro innervosire.
Insomma, Nobel o non Nobel, chi mi aveva avvertito che Hamsun è noioso aveva
ragione, e io - che non gli ho dato retta - ho avuto torto. Dello stesso autore
avevo comprato anche “Pan”, ma a questo punto penso che non lo leggerò mai. A
meno che qualcuno di voi non mi convinca a farlo. (continua)
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