Riceveremo molti applausi (che ricambieremo) strette di mano, abbracci, apprezzamenti. Lungo il corteo, festeggeremo felici l'anniversario della fine della dittatura e della guerra.
Quando arriveremo all'angolo di piazza San Babila, un manipolo di facinorosi, con il volto stravolto dall'odio, ci copriranno di insulti, maledizioni e invettive (che non ricambieremo). Saremo ben sorvegliati e protetti dalle forze dell'ordine e ancora una volta usciremo indenni da questa umiliante consuetudine. Intanto fotografi e telecamere saranno ben concentrati su quei pochi portatori di violenza e vergogna, che avranno così il loro quarto d'ora di celebrità nei telegiornali della sera.
Quando infine raggiungeremo piazza Duomo, ci saluteremo fraternamente e ognuno se ne andrà per la sua strada, con un vago senso di amarezza nell'animo, ma con la convinzione di avere fatto la cosa giusta.
A presto dunque, con coraggio...! Ci vediamo lì.
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