mercoledì 12 settembre 2018

Orban e Soros, Ungheria ed Europa

Esistono degli standard, per fare parte della Unione Europea. Trattati internazionali liberamente sottoscritti dai governi degli Stati membri. Chi non li rispetta, non può entrare nella Unione Europea. Infatti la Turchia non può entrare.
Dunque non si capisce perché questi stessi standard non dovrebbero esistere anche all'interno: chi non li rispetta è sanzionato. Le regole valgono per tutti. L'Ungheria prende un sacco di soldi dalla UE, dunque, se li vuole, deve rispettare gli standard fissati.
La libertà di manifestare, lo statuto dell'opposizione, i diritti delle minoranze, l'indipendenza della magistratura, la libertà di stampa, di associazione, il pluralismo informativo.... Questi sono gli standard che Orban non rispetta, perché l'Ungheria è una "democrazia illiberale" e non uno Stato di diritto. Per questo l'Europa ha non solo il diritto, ma anche il dovere di sanzionarla.
L'immigrazione in questo caso non c'entra proprio niente. E "l'ebreo Soros" ancor meno di niente. Attenzione amici, a questa caccia alle streghe contro l'ebreo Soros: vi scapperà presto di mano, porterà a un'ondata di odio antisemita, e quando le conseguenze ricadranno su altri ebrei innocenti, voi dovrete pentirvi amaramente delle vostre invettive davvero dissennate.
Attenzione al linguaggio, attenzione all'eterogenesi dei fini.

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