“Il
sabba intorno a Israele” è un pamphlet combattivo, che scava a fondo nell'ossessione
anti-israeliana, nelle sue nevrosi, nelle sue compulsive coazioni a ripetere.
La demonizzazione di Israele è un fenomeno politico-ideologico esteso, dalle
ampie connessioni storiche, nel mondo arabo-musulmano ma anche in Occidente. (...)
Sostenuta dal Cremlino e ispirata al più retrivo repertorio della
propaganda sovietica, la questione palestinese assume artificialmente le
caratteristiche di lotta per la “liberazione dei popoli”, comune ad altri
movimenti armati comunisti (e nazionalisti) in varie parti del globo. Nasce
così, in nome del terzomondismo, quella “alleanza empia” fra islamismo ed
estrema sinistra che dura tuttora, e che costituisce uno degli elementi
culturalmente più sconcertanti dello scontro in corso. (...)
“Come
possono delle persone che in Occidente hanno passato la loro vita a battersi
per i diritti delle donne, degli omosessuali, delle minoranze, per non parlare
di secolarismo e pacifismo, fare causa comune con alcuni dei fanatici religiosi
più violenti del pianeta?”.
“Se Israele è il nemico, è perché il nemico è l’Occidente - avverte
Ferretti - Parteggiare esplicitamente o implicitamente per un’organizzazione
jihadista, significa abdicare ai valori fondanti della democrazia e del
liberalismo”.
A questo link, la recensione completa di "Il sabba intorno a Israele", di Niram Fettetti (Lindau), pubblicata sul quotidiano Il Foglio di mercoledì 10 gennaio.
https://www.ilfoglio.it/libri/2018/01/11/news/il-sabba-intorno-a-israele-172485/