Israele non è razzista
Le dichiarazioni pubblicate il 2 ottobre di Moni Ovadia su Israele
(intervista rilasciata a Giuseppina Manin) sono letteralmente “vergognose”:
suscitano vergogna. Il muro in Israele non è stato costruito per “tenere fuori
i palestinesi”, come sostiene Ovadia, ma per impedire l’ingresso ai kamikaze
che si fanno esplodere uccidendo civili innocenti (arabo-musulmani compresi).
Gli israeliani non se la prendono con i “palestinesi inermi”, ma solo con gli
aggressori che mirano a una Palestina “Judenfrei”. Israele non è affatto
razzista, poiché vi convivono varie minoranze di etnia, religione e lingue le
più diverse. Ovadia è liberissimo di lasciare la comunità ebraica, ma non di
stravolgere la storia, la geografia, la cronaca e la
verità dei fatti.
Alessandro Litta Modignani, presidente dell’Associazione milanese pro
Israele