mercoledì 3 ottobre 2018

La mia risposta a Moni Ovadia

Ieri Moni Ovadia ha lanciato contro Israele una serie di invettive veramente inqualificabili (Corriere della Sera, pagine milanesi). Questa la mia risposta, pubblicata oggi.

Israele non è razzista
Le dichiarazioni pubblicate il 2 ottobre di Moni Ovadia su Israele (intervista rilasciata a Giuseppina Manin) sono letteralmente “vergognose”: suscitano vergogna. Il muro in Israele non è stato costruito per “tenere fuori i palestinesi”, come sostiene Ovadia, ma per impedire l’ingresso ai kamikaze che si fanno esplodere uccidendo civili innocenti (arabo-musulmani compresi). Gli israeliani non se la prendono con i “palestinesi inermi”, ma solo con gli aggressori che mirano a una Palestina “Judenfrei”. Israele non è affatto razzista, poiché vi convivono varie minoranze di etnia, religione e lingue le più diverse. Ovadia è liberissimo di lasciare la comunità ebraica, ma non di stravolgere la storia, la geografia, la cronaca e la verità dei fatti.
Alessandro Litta Modignani, presidente dell’Associazione milanese pro Israele