giovedì 7 giugno 2018

"Capire il Corano", di Farid Adly

Farid Adly auspica “una possibile interpretazione laica del Corano”, che sia “coerente con i cambiamenti della modernità”. (...) “L’Islam politico – nato dopo la caduta del Califfato ottomano - si fonda sulla contrapposizione alla modernità occidentale (…) Da queste tendenze fondamentaliste sono nate tutte le deviazioni jihadiste”.
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Con onestà intellettuale, l’autore apertamente riconosce che si rende perciò necessaria “un’interpretazione riformata, per superare leggi e decreti che oggi non hanno più motivo d’essere, rispetto alla società nomade della penisola arabica di 14 secoli fa”.
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Nel Corano vi è un capitolo, intitolato “Le Donne”, dove è scritto: “Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre”. E ancora: “Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele”. Da questa condizione di inferiorità, conseguono una serie di disparità normative e giuridiche, elencate con precisione dall’autore. “La questione del velo assume così un suo valore simbolico di sottomissione della donna”, ragion per cui – conclude Adly - “il Corano è antifemminista”.

A questo link, la mia recensione completa di "Capire il Corano", di Farid Adly (TAM Editore), pubblicata sul quotidiano Il Foglio di ieri, mercoledì 6 giugno.
https://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2018/06/06/news/capire-il-corano-farid-adly-una-fogliata-di-libri-198895/