sabato 16 dicembre 2017

"Il personalismo musulmano", di Mohammed Lahbabi

Esiste un personalismo musulmano? Esiste cioè, nella teologia islamica, un elemento costitutivo e fondante, non secondario, che tuteli in modo forte e decisivo non solo la libertà dell’individuo, ma anche l’autonomia della persona – di ogni persona, uomo o donna, ricco o schiavo – la sua complessità, in rapporto agli altri esseri umani, alla società, alle istituzioni pubbliche, alla religione stessa…? Il teologo musulmano marocchino Mohammed Aziz Lahbabi (1923-1993) contemporaneo dei “nostri” Mounier, Lacroix, Maritain, fondatori del personalismo cristiano, sostiene di sì. (...)
Ciò premesso, occorre affermare con forza che le argomentazioni di Lahbabi non appaiono convincenti. La citazione coranica “Non c’è costrizione in religione” viene riproposta del tutto avulsa da qualsiasi riscontro storico e fattuale, così come molte altre. (...)
L’autore stesso riconosce che “caratterizza fortemente l’Islam una certa tendenza al totalitarismo, all’unicità (…) Nell’Islam non c’è nessun clero, né la distinzione tra religioso e laico: l’Islam è totalitario, è cioè una religione sacrale nel senso che è indivisibilmente fede, pratica religiosa e comunità temporale”. Di conseguenza, rispetto allo Stato moderno, Lahbabi dichiara di prediligere nettamente il Califfato. Lo Stato infatti spersonalizza i popoli e distrugge l’autonomia degli individui, “al contrario, il Califfo non è investito da alcuna forza particolare: egli è il luogotenente di Dio, tanto che si sottomette alla Legge del Corano e della Sunna”.(...)
Quelli che sognano una modernizzazione dell’Islam, possono continuare ad aspettare.

A questo link, la recensione completa de "Il personalismo musulmano", di Mohammed Lahbabi (Jaca Book) pubblicata sul quotidiano Il Foglio di mercoledì 29 novembre. 
https://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2017/12/16/news/il-personalismo-musulmano-aziz-lahbabi-una-fogliata-di-libri-169217/

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