Scritto
nel ’99, “Come tessere di un domino” è il romanzo storico che più ha
contribuito a fare di Zigmunds Skujins, nato a Riga nel 1923, un grande punto
di riferimento intellettuale e morale nella Lettonia di oggi. (...)
Il libro
corre lungo un doppio binario, uno settecentesco l’altro novecentesco, a
capitoli alterni. Indietro nel tempo, un’aristocratica tedesco-baltica, giovane
vedova, vaga sulle tracce del marito dato per morto in battaglia, poiché
Cagliostro in persona le ha rivelato che in realtà egli vive. (...)
Nell’altro
racconto, fortemente autobiografico, tutte le tragedie del ‘900 sono filtrate attraverso
lo sguardo ingenuo e incredulo di un adolescente, che assiste sgomento
all’avanzare dell’irrazionalità e della follia. (...)
Come è stato scritto, c’è molto Italo Calvino nei personaggi di
Skujins: c’è chi torna dimezzato dalla guerra, e ci sono destini che si
incrociano stranamente, nell'antica magione alla periferia di Riga. Come due
parallele che si incontrano solo all'infinito, anche le due parti del romanzo finiscono
per confluire in un finale a sorpresa delicato e commovente. La doppia
ambientazione si risolve in una bizzarra saga familiare, e anche la tragedia ebraica
avrà un imprevisto supplemento di rappresentazione, sospeso fra giustizia e
vendetta. (...)
A questo link, la mia recensione completa di "Come tessere di un domino", di Zigmunds Skujins (Iperborea) pubblicata sul quotidiano Il Foglio di mercoledì 20 dicembre.
https://www.ilfoglio.it/il-foglio-internazionale/2017/12/20/news/come-tessere-di-un-domino-zigmunds-skujins-una-fogliata-di-libri--169803/
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