mercoledì 31 luglio 2019

"Il nemico innocente", a cura di Milena Santerini


“Non è difficile constatare la maggiore facilità e penetrazione del discorso d’odio rispetto a quello positivo (...) I contenuti ostili, provocatori, volgari, diffamatori sono più cliccati, hanno maggiore audience e quindi ottengono i vantaggi relativi alla loro diffusione, compreso il finanziamento dalla pubblicità”. (...)
La parte più interessante del saggio è incentrata sulle manifestazioni on line di odio verso Israele. L’esportazione dell’antisemitismo classico nei paesi arabi, infatti, rischia di provocare una sostituzione di antiche figure con nuovi bersagli. L’antisionismo è la “terza fase” dell’odio antiebraico, scrive Giovanni Maria Flick, dopo l’antigiudaismo cristiano e l’antisemitismo di matrice razziale. Dunque è antisemita chi contesta lo Stato ebraico in quanto tale, nel suo diritto di esistere.
Attraverso Internet si diffonde una nuova forma di odio per gli ebrei, spiega il francese Michel Wieviorka, dovuta all’esistenza dello Stato di Israele, nei paesi arabo-musulmani ma anche all’interno delle società europee (...)

A questo link, la recensione completa di "Il nemico innocente - L'incitamento all'odio nell'Europa contemporanea", a cura di Milena Santerini (Guerini & Associati)

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