mercoledì 19 settembre 2018

"Principesse", di Eduard von Keyserling

8) Questa estate in vacanza ho letto "Principesse", di Eduard von Keyserling (Adelphi). Questa volta non ho sbagliato. Von Keyserling è uno dei più originali e interessanti esponenti del decadentismo tedesco, in particolare di una corrente definita "impressionismo letterario", per le accurate descrizioni del paesaggio e per l'abilità nel definire i colori. Di lui avevo già letto "Afa" e "Onde", uno più bello dell'altro.
Questo "Principesse" non è da meno. Racconta di un ambiente aristocratico (grandi ville, tenute di campagna, dèjeuner sur l'herbe eccetera) prigioniero di convenzioni soffocanti, e di giovani donne alle prese con difficoltà sentimentali impossibili da superare, in totale assenza di libertà. All'epoca del romanticismo, tutto si poteva concludere con un matrimonio felice (tipo "Orgoglio e pregiudizio") ma ora il clima è cambiato. Siamo in piena decadenza e l'austero mondo protestante sbarra la strada alla ricerca della felicità.
Von Keyserling si dimostra un buon conoscitore dell'animo femminile, penetra nel cuore delle donne, nelle loro fragilità e incertezze, spesso fatali. L'autore è un nobile tedesco di origine baltica, l'ho scoperto grazie al bellissimo "Anime baltiche", di Jan Brokken (Iperborea).
Se non conoscete von Keyserling, ve lo consiglio senz'altro: mi ringrazierete. Però vi avviso che è una lettura piuttosto impegnativa. Magari cominciate con "Afa", che è breve. Se vi piace, proseguite con gli altri. Fatemi sapere. (continua)

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