sabato 7 ottobre 2017

Mdp farà la fine che merita

Mdp nasce da una scissione malevola nelle intenzioni e deleteria nelle conseguenze. Ovviamente i suoi artefici (D'Alema, Bersani, Speranza e altri) sostengono che la scissione "è stata provocata da Renzi": la scusa tipica di tutti gli scissionisti, da sempre, per cercare di sottrarsi alle proprie responsabilità.
In realtà, questa scissione è stata voluta al solo scopo di eliminare un avversario politico, Matteo Renzi, a qualsiasi prezzo. Ora la strategia di Mdp, peraltro irrilevante, prevede il distacco dalla maggioranza. Ostacolare il governo, anche contro gli interessi dell'Italia, è rimasto l'unico strumento di propaganda politica, in vista delle elezioni.
In un partito bisogna essere capaci di restare in minoranza, criticare e aspettare il proprio turno. Troppo facile fare i guastatori, provocare una scissione e poi dare la colpa agli altri. Adesso i nodi vengono al pettine. Mdp è un movimento nato settario e che morirà di settarismo. I sondaggi lo danno intorno al 2 per cento, più o meno la stessa percentuale di Sinistra Italiana. Sommati assieme non arriveranno al 4, forse nemmeno al 3. Faranno la fine che meritano, come a suo tempo Rifondazione Comunista.
Giuliano Pisapia ha pregi e limiti, ma ha tutta un'altra storia. Non è intossicato dal settarismo come D'Alema e Bersani, e dunque fa benissimo a prenderne le distanze. Capisce che, per vincere le elezioni, in qualsiasi caso, un'alleanza elettorale con il Partito Democratico è necessariaAnche altre personalità, di diverso orientamento - Prodi, Letta, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova, il ministro Calenda - cercano, in varie direzioni, di costruire un'alleanza più ampia, allargata sia sulla sinistra che al centro dello schieramento politico. Si tratta di persone che possono piacere o non piacere, ma che sicuramente possiedono capacità politica, prestigio e testa sulle spalle. Persone che si muovono con un preciso obiettivo: vincere le elezioni politiche in primavera.
Perché questo è lo scopo, non quello di sconfiggere Renzi, anche a costo di perdere le elezioni, come vuole Mdp, salvo poi sostenere che, "se c'è stata la scissione, se è tornato Berlusconi, se vince Salvini, se se se....è tutta colpa di Renzi", ovviamente. Eh no, belli. Questo è un disco rotto che abbiamo sentito troppe volte, in tutte le salse, da tutti i settarismi. Adesso basta.


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