giovedì 5 ottobre 2017

"Bagliori a San Pietroburgo", di Jan Brokken

Dopo “Anime baltiche”, Jan Brokken torna a proporre un nuovo, toccante reportage su un angolo di Europa dimenticata, quello straordinario crocevia di storia e di cultura che è stata San Pietroburgo. Come nel precedente volume, anche “Bagliori a San Pietroburgo” presenta quasi a ogni pagina vecchie foto, vedute di palazzi antichi, ritratti sbiaditi di un mondo perduto per sempre.
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Molti sono i musicisti che popolano le pagine di Brokken: da Stravinskij a Rachmaninov, da Youri Egorov (il protagonista di “Nella casa del pianista”, altro splendido libro dello scrittore olandese) al già citato Sostakovic, che viveva terrorizzato, con la valigia pronta, in attesa della deportazione.
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 Per tutti questi, e per moltissimi altri rievocati da Brokken, vale quanto scrive Nabokov nelle sue memorie: “Con pochissime eccezioni, tutte le energie creative di orientamento liberale – poeti, narratori, critici, storici, filosofi e così via – avevano lasciato la Russia di Lenin e di Stalin.

A questo link, la mia recensione di "Bagliori a san Pietroburgo", di Jan Brokken, pubblicata sul quotidiano Il Foglio di ieri.
http://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2017/10/04/news/bagliori-a-san-pietroburgo-155465/

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