giovedì 16 luglio 2020

"Midland a Stilfs", di Thomas Bernhard (Adelphi)


“Per noi Stilfs non è, come si è detto, un luogo ideale, bensì micidiale. La nostra esistenza è un’esistenza micidiale (…) Per tutti, è sempre stato la quintessenza del silenzio e del raccoglimento, mentre in realtà non è mai stato altro che un covo ad alta quota di ottusità e imbecillità, un centro di imbecillità culturale”.
Anche in questi tre racconti, il primo dei quali dà il titolo al volume, Thomas Bernhard tratta dei temi ricorrenti, a lui da sempre congeniali, quali la nevrosi, la malattia mentale, il suicidio. (...)
Le parole di Midland sono disturbanti e la sua presenza a Stilfs risulta deleteria: “Se oggi tutto è anacronismo, come ha detto l’Inglese ieri, Stilfs dev’essere un anacronismo ben grande! Sarebbe logico, sarebbe coerente che noi ci suicidassimo senza indugiare, perché l’unica coerenza ancora possibile per noi, oggi, è quella di suicidarci”. (...)
A questo link, la recensione completa di "Midland a Stilfs", di Thomas Bernhard (Adelphi) pubblicata sul quotidiano Il Foglio di mercoledì 15 luglio.

Nessun commento:

Posta un commento